Today special.

Today special.

26 Maggio 2020

Le jeux sont faits, ora posso dirlo. Posso ufficializzare la mia fuoriuscita dal progetto “valvola”. Mi ci è voluto un po’ perchè fare i conti non è mai semplice e decidere di uscire da un progetto come questo non è esattamente come prendere la porta e via andare, tanto più che “valvola” è legata a doppio filo con Officine Creative Marchigiane con cui continuerò a collaborare, seppur in modo diverso.

Mi sono preso il mio tempo, amplificato anche dal lockdown, per mettere in ordine i pensieri e se possibile non agire sempre di puro istinto. Capire il perchè ad un certo punto si senta la necessità di tracciare un confine non è affatto scontato e spesso si è portati a delegare le responsabilità all’altra parte; capire invece è fondamentale per cercare di sbagliare meno la prossima volta. Darsi una direzione e giocare a carte scoperte è un mood a cui non voglio rinunciare.


Ma tu sei Valvola?


Questa domanda è il motivo per cui scrivo questo pezzo. Negli ultimi anni mi è stata rivolta un sacco di volte, ma negli ultimi mesi è diventata una stilettata poiché la risposta che davo non corrispondeva già più alla realtà dei fatti. No, non sono più “valvola”, ma lo sono stato.


Ideatore, co-fondatore, co-autore e disegnatore, mai proprietario unico. Valvola è stato per me, come già accaduto con altri marchi (Hotmilk, Open24hours, The Garage Creative Studio) il canale con cui ho scelto di comunicare. Ho sempre preferito giocarmela così, costruendo con altri delle camere dei giochi in cui dare forma comunicabile alle mie idee. Questi brand sono stati progetti, un po’ come un libro, che a un certo punto però finisce e senti di doverne iniziare un altro. Oppure come la biscia, che a un certo punto deve cambiare pelle, perchè è nella sua natura, ma sia chiaro: cambiare pelle non vuol dire non essere più biscia, eh!


Valvola è stata un’idea, un non luogo dove sperimentare ipotesi legate al racconto della comunicazione e all’importanza della cultura della curiosità e della creatività, usando il mondo t-shirt come finestra. Un laboratorio in cui confrontarsi con un team preparato ad appassionarsi e ad entrare in mischia, in un percorso sempre indissolubilmente legato al graphic design per la comunicazione.


Il progetto è nato con delle prerogative importanti che oggi, a mio vedere, non ci sono più o quanto meno sono cambiate così come il gruppo di lavoro con cui è nato, del resto. È mutata la natura e questo mi basta. Dopo 3 anni ancora non è possibile spiegare esattamente cosa sia e questo forse è la sua forza ma allo stesso tempo anche la sua fragilità.

Questo scritto non vuole dare un giudizio, “valvola” andrà avanti comunque, con una declinazione cool & fashion che inizialmente non era nel core del progetto, che mi auguro possa comunque essere un’esperienza positiva, ma che non mi corrisponde più.

Di “valvola” rivendico la co-proprietà intellettuale, quella visiva e pure quella dei contenuti del progetto originale. Ne riprenderò la mission, per lo meno la parte del racconto della comunicazione e dell’importanza della curiosità e la coltiverò insieme ai miei contenuti e alle mie idee, che hanno già trovato nuovi luoghi in cui lievitare.

Con la Rookie Farm Inc daremo sostanza ad un paio di progettini mooolto interessanti, come la Sberla™️, ad esempio, una e-bike con un tiro vintage da far paura. Con il mio nome (finalmente) firmerò non solo i lavori “di grafica” ma anche una linea di t-shirt, poster e sketchbook in tiratura super-limitata, mentre in forno cuociono un paio di collaborazioni importanti.

Quindi è un giorno speciale e si va, a gas aperto.

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