Questa mattina mi sono svegliato con questa domanda in testa. Quando finisce un progetto? Siccome “sto’gnurande” mi sono andato a cercare il significato della parola “progetto”, una parola che mi piace tanto, ma alla quale, nel dubbio, ho voluto dare una rispolverata ( la trovate in fondo). Premetto che queste sono considerazioni e non hanno pretesa di essere verità assolute.
Allora.
Un progetto finisce quando ha esaurito la sua necessità. È il caso migliore. Si è portato a casa il risultato e del progetto rimane un percorso, che potrebbe essere raccontato, magari replicato ma che comunque ha accresciuto le esperienze di chi ci stava dentro.
Un progetto finisce quando non ci siano più i presupposti per poterlo far proseguire. Questi presupposti possono essere di ordine diverso: l’obiettivo non è più sostenibile a livello economico o umano; sono cambiate le condizioni ambientali; non è più utile allo scopo; è stato snaturato o ne sono state cambiate le traiettorie senza la condivisione di tutto il gruppo di lavoro; oppure finisce -trasformandosi in altro- per una semplice mancanza di fiducia nelle proprie o altrui capacità. Un progetto finisce se vengono a mancare le motivazioni o peggio, se non ci sono le competenze, questo é certo.
La mia visione del progetto è sempre stata legata ad un concetto fondamentale: insieme all’obiettivo ufficiale (la meta) ci deve sempre essere un investimento e una crescita per il capitale umano investito. Il tessuto di incontri, competenze, relazioni (il percorso) è quel valore che resterà comunque a prescindere che si arrivi o meno a vederla, quella meta.
Il mio spassionato consiglio è quello quindi di capire in che ruolo tu debba giocare la partita con l’obiettivo duplice di vincere (se possibile) e di crescere (fondamentale). Se poi ci si diverte pure… Bingo.
Cri.
progetto/pro·gèt·to/sostantivo maschile
- Ideazione per lo più accompagnata da uno studio relativo alle possibilità di attuazione o di esecuzione.”un p. di nuove costruzioni”
- Il complesso degli elaborati tecnici relativi ad un’opera da costruire.”il p. del nuovo acquedotto”
- In filosofia, nel pensiero di M. Heidegger (1889-1976), e in generale nelle filosofie di indirizzo esistenziale, modo di essere dell’uomo, che anticipa le proprie possibilità e perviene alla comprensione delle strutture del mondo.
- In pedagogia: metodo dei progetti, metodo didattico attivo, che orienta tutta l’attività scolastica verso un piano di lavoro intrapreso volontariamente e in comune dagli alunni.