Ci sono momenti in cui è necessario fermarsi ed accendere la lampada.
Vuol dire essere arrivati al bivacco, vuol dire sera, vuol dire stanchezza, vuol dire rilassarsi ed avere raggiunto il tempo e il luogo per fermarsi. La lampada, come il fuoco da campo, ha il potere di creare una stanza all’aperto, diventa l’abat-jour del bosco. Un punto nel buio, che all’aperto non è mai inquietante come lo dipingono. Avere una luce su cui soffermare i propri pensieri, con cui segnalare la propria presenza è fondamentale. La lampada da campo è democratica e messa al centro dona a chi si vuol mettere in cerchio, la stessa luce. In questo autunno 2018 stanno per succedere cose importanti, la voglia di sperimentare e la lista delle cose che vorrei provare lievita come l’impasto lasciato a riposare. Tante cose da fare, ma sento che ci siamo. Tutto bene, tutto molto bene.