Il pensatore.

Il pensatore.

Se vi va, nelle prossime settimane vi racconterò qualcosa relativamente a due grandi temi: la comunicazione e il processo creativo, percorsi troppo spesso legati solo a chi fa mestieri artistici o creativi ma che in realtà riguardano tutti noi, sin dalla più tenera età poiché, questi”processi”, ci servono a trovare soluzioni, a costruirci delle opinioni e a comunicare. Ma soprattutto ci servono a stimolare la nostra curiosità e quindi ad imparare a fidarci del nostro intuito che diventerà il collante per unire elementi nuovi o esistenti raccolti o recepiti e ci permetterà di visualizzare buone soluzioni. La comunicazione, va da se, ha radici molto antiche, quasi quanto l’uomo e la sua necessità di identificarsi e di raccontarsi.

Con una forma pop e molto accessibile proverò a raccontarvi ciò che so in queste materie e vedrete, scopriremo cose molto interessanti.

I motivi per cui lo faccio sono due. Il primo è che raccontare il dietro alle quinte della mia professione credo sia molto più interessante che vedere dei “lavori” finiti e far capire che il vero lavoro di un visual designer non é saper disegnare, ma é saper osservare, raccontare e poi, alla fine, mettere “su carta”.

Il secondo motivo é che la creatività é di tutti, se ne sei consapevole la puoi allenare, se la alleni acquisisci ossigeno e fiducia. Un creativo é un pensatore e ognuno di noi, che sappia disegnare o meno, è in pensatore e ha bisogno di costruire delle soluzioni, delle risposte.

“la creatività come capacità di unire elementi preesistenti in combinazioni nuove, che siano utili” Henri Poincoré, matematico.

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