Anteprima di un lavoretto che verrà pubblicato a breve. Un set di illustrazioni vettoriali dedicate ad un’eccellenza marchigiana nel settore vitivinicolo: L’incrocio Bruni.

Anteprima di un lavoretto che verrà pubblicato a breve. Un set di illustrazioni vettoriali dedicate ad un’eccellenza marchigiana nel settore vitivinicolo: L’incrocio Bruni.
Metti che un piccolo locale nel centro storico di Pesaro e il Pesaro Jazz Club si incontrino di fronte ad un ottimo bicchiere di vino… et voilà! Osteria in Jazz.
Andrea Mazzoli non è normale: si è messo in testa un’idea apparentemente strampalata, ovvero “disegnare” un nuovo brand per fare e promuovere il turismo lento nelle nostre terre adriatiche, queste terre che dal mare salgono verso i monti. Lo strumento si chiama “The Duke – rural & luxury experiences” un mood per leggere le nostre aree mixando storia e cultura, il vino e la geologia on the road. A piedi, in bici, ma senza faticare troppo perché il relax, per godersi le cose, è fondamentale. Se avete dubbi, Date un’occhiata qui.
Premessa.
Questo è uno di quei progetti che mi era rimasto davvero sullo stomaco. Un potenziale enorme, nato e cresciuto nel modo giusto e poi -puff!- dimenticato in qualche scatolone. La mia storia con i produttori del Bianchello del Metauro (unicità della valle che si estende dall’appennino al mare fanese) nasce qualche anno fa grazie a Luca Avenanti di Terracruda e Mattia Marcantoni de il Conventino, che mi vollero coinvolto in un progetto di “consorzio” dei rustici e prudenti produttori del vino che fece impazzire pure i Cartaginesi. A coordinare il tutto un’instancabile Sara Bracci, purtroppo non più tra noi, oltre ad un insondabile IMT (Istituto Marchigiano di tutela vini).
Il progetto era lineare: mettere i produttori su una info mappa che potesse raccontare cos’è e dov’è la Valle del Metauro, un territorio intriso di valori unici, ancora troppo poco conosciuto al mondo, forse un po’ anche per la gelosia di chi vuole preservare la propria terra da nuove invasioni. Insieme a loro, in quella mappa, un marchio che desse una faccia a questa identità consorziale.
Portammo a casa tutto, mappa e marchio (uno dei miei preferiti) ma poi il progetto non decollò, nonostante una distribuzione via rivista di settore. Non c’è nulla di più fastidioso per un “disegnatore di idee” che vedere un’ottima idea morire insabbiata tra dubbi, diffidenze e cecità politica. Correva l’anno 2013.
Una telefonata.
Un bel giorno, sul sentiero italia proprio sopra la massa trabaria, mi arriva una chiamata: “ma la mappa del Bianchello l’avevi disegnata tu?”. La faccio breve. In pochi mesi il progetto è stato totalmente ricostruito da zero. Con il coordinamento di Silvia Veroli della Camera di Commercio Marche, il rinato progetto prevede un ottimo sito web curato da Omnia Comunicazione (www.bianchellodelmetauro.it) e la nuova mappa, un prodotto EXMAPS™, la “mia” nuova creatura.
Mappa completamente ridisegnata dal sottoscritto, rivista nei contenuti sviluppata con il supporto di Nico Polidori, con la trasposizione su mappa web, grazie al supporto di Luca Barbadoro, abile domatore di tecnologie open street map e QGIS.
Credo sia davvero un ottimo lavoro poichè nella versione web troverete ulteriori contenuti audio ad arricchire il tutto: storie scritte da Silvia Veroli e recitate dal prof. Giorgio Donini. (disponibili anche sulla pagina you tube di came com Marche) A primavera anche la versione cartacea della mappa vedrà la luce, non appena questo periodo strano ci permetterà di usarla come si deve.
Questo sarà un ottimo progetto di storytelling ragionato e basato su realtà che ne daranno ulteriore valore, il resto lo dovete fare voi venendoci a trovare!
Ho lavorato con due famiglie bellissime. Gli Avenanti (terracruda) e i Marcantoni (Conventino di Monteciccardo). Entrambe hanno scelto il progetto di vino come passione, espressione della loro esigenza di dare qualcosa al territorio, cercando di conoscerlo, rispettarlo, raccontarlo innovandolo. Con loro ho anche vissuto un breve periodo con il gruppo dei produttori del Bianchello del Metauro, esperienza davvero illuminante per certi versi.
Trovare il nome di un’azienda (che poi è un’avventura), disegnarne il marchio che dovrà distinguerla, inquadrare l’espressione visiva di un vino tramite un’etichetta è un lavoro di enorme responsabilità, poichè di un vino senti i sapori, ma anche le storie ed i paesaggi che lo generano.
Non puoi raccontare un vino senza conoscere la storia dei suoi luoghi. Lavorando con queste due cantine ho trovato persone, espressioni e percorsi che sono linfa per i miei magazzini e quindi per il mio lavoro di contastorie.
Se volete scegliere un’esperienza, provate i loro vini.
Cin!
Grazie alla relazione con Officine Creative Marchigiane, abbiamo stretto una collaborazione con la nascente associazione dei Ristoratori del centro storico della città, con il fine di garantire una comunicazione coordinata per tutti gli eventi che il gruppo organizza con la collaborazione della pro loco locale.
La scelta “di rottura” è un’immagine pulita, evocativa e forse un po’ romantica, in contrasto con la comunicazione dei grandi eventi che la città ospita. La flat illustration trova giustizia in questi utilizzi in cui, il target e la “statura” dell’evento devono essere chiari.
Metti due matti a Ravarino. Il primo elettricista da capannoni industriali, l’altro tecnico informatico in una multinazionale. Metti che siano appassionati di birra in una terra dove si cresce a tortellini e lambrusco. Metti che gli venga in mente di fare una birra e aprire un locale facendosi consigliare il nome dai compagni di assaggio. Magazzino Grandimenti, credo ne sentirete parlare.
Il lavoro fatto per il Conventino porta uno di quei valori aggiunti per cui adoro fare questo lavoro. E non parlo del risultato che di per se basterebbe alla soddisfazione professionale. Il valore aggiunto in questione è la stima. La relazione che si è creata con Mattia Marcantoni e la sua crew. Relazione costruita sulle reciproche reputazioni, sull’impegno e sulla passione. Oggi credo che questo valore dia un valore aggiunto al lavoro svolto. Un rebranding completo in due fasi. Un restyling “pesante” alla linea dei vini. Ed è per questo che il prossimo progetto in pancia spaccherà.
Quando la comunicazione e la grafica vestono progetti centrati e concreti le possibilità di fare bene aumentano esponenzialmente.
Questa azienda produce una linea di olii e vini che mietono premi, ma soprattutto sono buoni e sono testimonial veri di questo territorio.
visitate il sito: conventinomonteciccardo.bio
art direction + icon design, Cristiano Andreani
graphic design, Lele Barduagni e Filippo Giovanelli.
photo + web, Stefano Mancini
Who: Produttori Bianchello del Metauro / consorzio IMT
When: 2015
What: Brand identity
Where: Valle del Metauro
Why: Comunicare la rete di piccoli produttori attraverso un prodotto a “territorio limitato” su un’area , la Val Metauro, davvero ricca ed unica.