Garage73, il set di poster è pronto.

Eccoci qua, chiudiamo con un anteprima del set di 10 poster per il progetto Garage73. Un omaggio ad una serie di mezzi mitici, ritratti come lord inglesi: la mini, il ford pick up, l’honda monkey, il volvone 240, il land rover, la dodge monaco, il suzukino, lo scout harvest e il mitico beetle. Spero vi piacciano, da settembre saranno disponibili su ordinazione in formato 35×50, 50×70 o 70×100 e in autunno, ad essere bravi bravi, disponibili anche nel nuovo store (non cercatelo, è in allestimento).

A presto qualche dettaglio in più.

Garage73 – design dept.

Garage73 design dept è uno dei progetti a cui sto lavorando in questo periodo. Una raccolta organizzata delle mie “macchinine” che credo per altro siano state i primi soggetti in assoluto dei miei esordi da disegnatore. Complice anche il lock down, ho rimesso mano a decine di disegni delle mie auto del cuore, o meglio, quelle che secondo me hanno segnato il mio immaginario, inserendole in dei contesti e in associazione con altri mezzi mitologici. A ogni mezzo appartiene una piccola storia che cercherò di raccontarvi perchè la necessità di raffigurare ha sempre piccole radici interessanti da scoprire. l risultati avranno forma di poster, t-shirt e altre chicche, tutte rigorosamente in tiratura limitata.

Ci saranno il maggiolino vw, la mini, il land rover, il ford pick up e altri pezzi da ’90.

(in foto, la mitica gippina del Local, una suzuki sj 410, con gli immancabili surf per la sua free school per neofiti. Probabilmente c’è anche lo skate, ma non si vede e sopra la Sberla™ il prototipo di una e-bike super vintage a cui stiamo lavorando da un po’ di mesi)

Toyota FJ 40

poster design

È una delle auto mitiche della mia infanzia. Un po’ perchè questo fascino nipponico in salsa USA mi incuriosì da subito, come una jeep “dei film” ma più bella, più curata, più urban. Poi perchè il buon Riccardo Panareo la usò (nella versione rosso bordeaux con tetto bianco) per andare nel deserto in solitaria e per venirci a trovare su in collina, quando altri mezzi non avrebbero potuto farcela. Oggi è un oggetto di culto tra gli estimatori – e ci mancherebbe – perchè come tutte le cose fatte bene, con l’età acquisisce valore. Così per il mio 47esimo compleanno ho trovato la scusa per disegnarla. Come me e molti in area ’70 il toyota è usato, ma ancora buono!

Sberla™

Sberla™ è la nostra (rookie farm inc.) e-bike super-cool. Un omaggio al sogno americano in formato italia anni 70, con le saltafoss che guardavano a loro volta le schwinn americane. Ma per noi è anche molto di più. Innanzi tutto un’autoproduzione che rompa gli schemi della pedalata assistita che oggi vuole mezzi super tecnici (e super costosi) o cineserie da città affidabili come un cane con la rabbia. La “nostra” Sberla è confortevole, assorbe tutti i terreni con impudenza ed è veramente bella. Uno schiaffo in faccia.

Trovarle il nome è stato semplice e la conferma di averlo trovato giusto ce lo ha dato il fatto che negli anni 80 c’era una serie TV mitologica che aveva tra i suoi protagonisti Templeton Peck “faceman” tradotto in italiano come “sberla”, soprannome super azzeccato per il “dandy” dell’ A-TEAM, che non disdegnava completi alla moda ma sapeva essere a suo agio anche in tenuta da guerriglia. Un rubacuori tremendamente efficace anche nei piani più tosti del quintetto. Sberla, una garanzia, ed è per questo che gli ho disegnato un ritratto.

old bike from USA

Please invade us

Si. A volte l’ho pensato. La soluzione potrebbe arrivare da ciò che non possiamo ancora ponderare, ovvero un qualcuno che dalla galassia abbia pietà di noi e venga a tutelarci, un po’ come una specie in via d’estinzione da proteggere. Abbiamo sempre voluto immaginare gli alieni più brutti e più cattivi di noi, ma in quasi tutte le versioni di science-fiction gli abbiamo riconosciuto un elemento fondamentale: sono più evoluti di noi. E chi è evoluto non può essere abbietto, cattivo e limitato come solo l’uomo -questo si che è dimostrato- può essere.

Ci vuole sempre un buon motivo per fare una t-shirt e questo lo indubbiamente lo è. Con la mia fratellanza Rookie Farm Inc. riproporrò un mio “grande classico”, la t-shirt PLEASE INVADE US.

Ci siamo.

In alto l’immagine degli ottanta modelli di astronave intercettate nei nostri cieli. La mia preferita è la F4, discreta, ma definita come “disco volante”. Un grande classico nel mio immaginario.

Chili di cotone stampato.

La mia prima t-shirt stampata si perde nella notte dei tempi e per fortuna non ce ne sono tracce in foto. Ne ho pensate, dirette e disegnate tante e per fortuna i più ricordano solo quelle venute meglio.

Le ho disegnate come CuckooBox, poi come Hotmilk, Hotmilk Garage e poi ancora con OPEN24HOURS e ultimamente con il mio Big Bro’ Johnny Rapina. Per quasi due anni mi sono dedicato esclusivamente al progetto VALVOLA® che oggi è matura e mi lascia di nuovo lo spazio per ricominciare con il mio laboratorio sperimentale.

Non è un segreto. Fare t-shirt mi piace, mi gratifica e mi diverte ed è per me un termometro per capire se i miei pensieri disegnati funzionano o meno.

Comincia quindi l’avventura con Rookie Farm Inc. un nuovo contenitore in cui buttare il mio cotone stampato. A breve andranno alle stampe “un paio” di classici e un paio di novità.

Ci siamo. Per Natale potete stare tranquilli!