Esiste, l’ho visto e ora l’ho disegnato. Mi sono chiesto come potesse chiamarsi un spazzaneve travestito da “Bulli” (T1 volkswagen degli anni ’60). O unBulli allestito a spazzaneve? Poco importa. L’esigenza di una persona (chissà chi sarà?) di dare questa identità ad un attrezzo da lavoro dimostra ancora una volta quanto sia importante dare sfogo alle proprie visioni, mettere in moto il proprio processo creativo.
“Vorrei un Bulli.”
“Ma lavori in montagna in mezzo alla neve!”
“Embè?”
“ti servirà uno spazzaneve, altrochè Bulli!!!”
“Ah si!? A me un saldatore.”
