È stato un anno che mi immagino un po’ come quei giri di pista “magici”: gas aperto, sempre sulla soglia della caduta, tempi da paura, relazioni col box perfette, ma con quella gomma che non sai se ti porterà “giusto” sul prossimo cordolo. Ma in realtà è un periodo fatto di giri veloci e lunghe pause ai box, per osservare il mezzo, ragionare sull’assetto, sulla filosofia, sul valore del correre come una squadra. Stiamo seminando molto, forse siamo pazzi, ma poche volte ho trovato così tanta fiducia sul mio operare, poche volte ho trovato l’intenzione di fare qualcosa insieme, senza invidia delle reciproche capacità. Allora sia così, tenete i motori in caldo, il 2019 sarà un anno da paura e noi come tutti i folli, siamo pronti. Grazie a tutti ed in primis alla testa e al cuore di officine creative marchigiane, al management di radio linea n.1 e alla crew del basement. Grazie a Mila che ha riconosciuto in me/noi i giusti interlocutori per il progetto Under20. Grazie a Filippo “Local” Contardi che come Wile E. Coyote mi mostra i suoi progetti ACME a cui non posso non partecipare, Alla crew del Sesto Tornante, al buon Far e alla ghenga del Kite, a Mr. Rapina e ai miei fratelli di Isia che sono solidi come la roccia, a tutti, tutti quelli che vogliono esserci. Grazie alla mia famiglia e ai miei amici che mi sopportano e mi guidano ogni giorno.