Dal ’95 Ad oggi ho cambiato “immagine” diverse volte. “Ma non hai pace!?”.
Avrei dovuto vivere questa necessità (poichè di necessità si è sempre trattato) come una sconfitta o perlomeno, come un errore tattico, peggio del calzolaio che ha le suole bucate, insomma. Invece nulla. Tutto liscio. E’ un’esigenza, punto. Ho pensato di essere un po’ come una serpe che ogni tanto deve cambiare pelle. Del resto sono sempre stato molto bravo a giustificare i miei mutamenti. Come una tshirt che un bel giorno non ti piace più, non ti rappresenta o magari non ti copre bene la pancetta. Forse, mi sono detto, sarà colpa di questo ruolo (creativo n.d.a.) che ultimamente sono pure riuscito ad appiccicarmi addosso senza farmi troppi problemi. Sta di fatto, che visti oggi tutti questi loghi, mi rendo conto che ognuno rappresenta una storia, un processo, delle relazioni e quindi delle persone. Una rete di elementi che non può dirsi mai veramente chiusa, quindi una cosa che ancora produce energia, in qualche modo. Quindi, oggi, posso mettermi tranquillo e chiedermi… quale sarà il prossimo?
(Lo so già ovviamente, ma per vederlo dovrete aspettare ancora un po’)